Aprirà  al pubblico oggi, a Cavallino, il “Centro Onlus P.R.U.A” (Progettazione e Ricerca per l’Utenza Ampliata)

Aprirà  al pubblico oggi, a Cavallino, il “Centro Onlus P.R.U.A” (Progettazione e Ricerca per l’Utenza Ampliata)

CAVALLINO. Aprirà  al pubblico oggi, a Cavallino, il “Centro Onlus P.R.U.A” (Progettazione e Ricerca per l’Utenza Ampliata), con lo scopo di offrire consulenza e assistenza tecnica, ad Enti pubblici e a privati, per rendere confortevole l’habitat delle persone disabili, nel senso più ampio del termine.
L’attività  verrà  svolta a titolo gratuito, con sede in via Pordelìo 416, vicino alla “Trattoria Laguna”. Si avvale di professionisti volontari, come architetti, ingegneri, medici, insegnanti e non solo, specialisti della materia. E’ sorto a Cavallino una diecina di anni fa, come “Associazione”, per intuizione e forte volontà  del giovane architetto Rodolfo Dalla Mora di Cavallino, che oggi ne è presidente.


Cresciuta strutturalmente, si è trasformata nel 2003 nel “Centro Prua”, divenendone presto consulente istituzionale di una ventina di Comuni. Tra questi: Cavallino-Treporti, Jesolo, Oderzo e quello di Padova, per il quale i suoi tecnici hanno svolto, al riguardo, corsi di perfezionamento di “Progettazione Ampliata”.
Richieste di tali consulenze giungono, via Internet, da enti e da privati di regioni diverse d’Europa, e riguardano in particolare: l’eliminazione della barriere architettoniche all’interno delle abitazioni; informazioni sulle normative vigenti per accedere ai benefici previsti dalle leggi regionali e nazionali; ricerca di soluzioni tecniche personalizzate per l’autonomia del disabile; studio e applicazione di nuove tecnologie di realizzazione della qualità  architettonica, urbanistica e “oggettuale”, cioè all’uso di oggetti e di strumenti nel quotidiano del disabile.
“La progettazione architettonica – afferma il presidente Dalla Mora – deve tener conto, impreziosendoli, aspetti diversi: l’ambiente e la qualità  della vita, ma non di meno l’accessibilità  e fruibilità -edilizia a quanti portano disabilità  di tipo fisico, ma anche di tipo psico-sensoriale, come i non vedenti, i bambini autistici e numerosi altri. “Le nostre attenzioni – rileva l’architetto – sono rivolte allo studio e all’applicazione di nuove tecnologie architettoniche rivolte alla mobilità , accessibilità  e fruibilità  dell’ambiente, in senso ampio del termine.

Egidio Bergamo

Fonte: Il Gazzettino del 02/04/2007